La fatica del processo e la gioia del risultato
Prospettive 23/2024 - Di esami che non finiscono mai, di cuori oltre l'ostacolo e di palchi conquistati.
Sto pian piano riemergendo dal vortice del Festival del Podcasting appena concluso. Avrei voluto scrivere questa mail a caldo, subito dopo l’evento, ma sono reduce da una mezza influenza che non ha avuto neanche il tempo di esprimersi, e mi sono slogata una caviglia.
Ma ora, eccomi qua!
Gli esami non finiscono mai. Ed è vero, ma l’ho capito col tempo. Da maturanda, quando me lo dicevano gli altri, non ci credevo o forse non ci volevo credere. Li lasciavo parlare e dentro di me rispondevo “sì, certo come no”. Pensavo che niente potesse essere più sfidante che preparare un esame di maturità. Ero talmente concentrata su tutto quello che dovevo studiare e sulla paura che qualcosa andasse storto, che non mi stavo godendo il momento. Io volevo solo che quel periodo passasse e non pensarci più.
Stavo guardando la fatica del processo e non la gioia del risultato.
Crescendo comprendi che quello della maturità è solo una preparazione a tutti gli esami che la vita ti metterà di fronte, che a volte potrai decidere di rimandare, altre volte no.
In quei momenti capisci tante cose di te: il tuo approccio alle sfide, la capacità di gestire il peso delle aspettative, le risorse che hai ma credi di non avere, il modo in cui le metti a frutto, chi sono davvero le persone che hai intorno.
Il mio ultimo esame di maturità (ma anche tesi di laurea ci starebbe bene!) è stato organizzare il Festival del Podcasting. Credo che gli ultimi due mesi di preparazione siano valsi come un master intensivo in management e consapevolezza.
Organizzare un evento è di per sé impegnativo. Organizzare un hub di quasi 30 eventi locali in 7 città diverse, con oltre 120 speaker e più di 1000 partecipanti, è stato sfidante.
In questi casi devi proprio cambiare approccio, scardinare le tue convinzioni, lottare contro le tue paure e accettare il rischio che qualcosa possa non andare secondo i piani.
Come sempre dopo ogni situazione nuova o impegnativa, faccio un debriefing da sola e con il team per capire cosa è andato bene e cosa può essere migliorato. Per indole sono piuttosto autocritica, tendo insomma a guardare il bicchiere mezzo vuoto. Il che è un ottimo propulsore per tendere al miglioramento, ma rischia di affossare quel che di buono (moltissimo!) invece è successo.
Una cosa è certa: questa esperienza mi ha fatto capire che finché pensi che una cosa sia impossibile o fuori dalla tua portata non ci proverai nemmeno, e nulla cambierà. Quando accogli le tue paure, trovi un alleato e convogli quell’energia nell’affrontare una situazione sfidante, possono succedere cose magiche. Ma lo saprai solo se ci provi.
Per esempio potresti scoprire che:
nell’imprevisto sai trovare soluzioni creative
intorno a te hai una squadra coesa e motivante
non serve avere il controllo su tutto
sai prendere decisioni giuste anche in poco tempo
il giudizio degli altri non è poi così importante, specie se il pulpito non ha competenze
hai una intelligenza intuitiva che sa salvarti quando meno te lo aspetti
le persone sono più belle e accoglienti quando le conosci dal vivo
il beneficio del dubbio è merce rara, e possederla cambia tutto
dare fiducia significa ottenere fiducia
agire è la strategia migliore per superare la paura.
Ecco, diciamo che guardare alla meta aiuta a non pensare alla fatica del processo e godersi un po’ di più il viaggio. Personalmente, in questi mesi ne ho avuto più volte la riprova.
Forse anche tu hai provato un’esperienza simile. O forse sei lì lì per fare un passo in avanti, ma la paura ti trattiene. Beh, spero che quello che ho messo nella mia cassetta degli attrezzi possa darti un aiuto a buttare il cuore oltre l’ostacolo e metterti in gioco. E se hai qualche altro attrezzo da suggerire, lo accoglierò volentieri. Anche perché…
Quando ci si mette in gioco, succedono cose bellissime
Come, ad esempio, vincere un premio e conquistarsi il proprio palco. Letteralmente.
Una delle due protagoniste è Teresa Potenza, l’autrice di Merce di Scambio che sul palco del Festival del Podcasting ha vinto il POD24 l’ambito riconoscimento di 24Ore Podcast come miglior podcast indipendente di indagine e reportage. Mi sono emozionata quando hanno annunciato il suo nome. Per me è stata la realizzazione della mia mission.
Penso che le foto parlino da sole.
E poi c’è Alessandra Capra, l’autrice di “Amarsi di nuovo”, che ha debuttato sul palco di Stazione Radio presentando il suo podcast emergente, un progetto che l’ha messa alla prova, ma che ha portato avanti con grande determinazione. Mi sono sentita very proud.
Ecco se mi fossi concentrata solo sulla fatica del processo, mi sarei persa la gioia di questi epiloghi, e loro la gioia di avercela fatta.
La Milano Digital Week
Ottobre è un mese intenso di eventi e quest’anno parteciperò alla Milano Digital Week insieme ai soci ASSIPOD.org - Associazione Italiana Podcasting per parlare di Podcasting e Intelligenza Artificiale. Io porterò un mio caso studio al webinar del 14 ottobre ore 18.00-19.00 sulle Smart Cities.
Tre appuntamenti gratuiti a cui iscriversi per partecipare.
Qui tutte le info e l’agenda eventi.
Festival del Podcasting
Se hai perso l’edizione 2024, puoi recuperare gli interventi, seguendo il podcast ufficiale del Festival su Spotify man mano che verranno aggiornati.
Intanto sono già aperte le iscrizioni per l’edizione 2025 che avrà luogo il 3 e il 4 ottobre 2025 a Milano, e sarà come sempre preceduto da un fitto palinsesto di eventi locali. Tutte le informazioni su https://festivaldelpodcasting.it.