Ciao,
questa newsletter arriva a una settimana dall’inizio della nona edizione del Festival del Podcasting che ho l’onore e l’onere di organizzare in prima persona insieme al direttore artistico Giulio Gaudiano e un team di volontari straordinari.
Sono giorni davvero intensi che mi hanno portato a riflettere sulla nostra percezione del tempo, sull’atteggiamento verso l’overloading e la capacità di giudizio su cosa è importante e invece cosa sembra solo esserlo.
Ti porterò 5 riflessioni che mi stanno aiutando a gestire questi giorni concitati e che ho accolto come doni da chi sta affrontando questo viaggio insieme a me.
Poi ti parlerò di uno dei prossimi eventi che sto organizzando e dell’uscita di un nuovo progetto podcast.
Sarà una versione light, ma spero possa donarti valore.
I doni, preziosi come il tempo
Mio papà mi diceva sempre che per le cose belle ci vuole pazienza perché richiedono cura, attenzione, focus e la capacità di saper attendere che portino frutto. Io aggiungo anche che ci vuole tempo, perché è insito nel concetto di pazienza.
Ma a volte il tempo che vorremmo non c’è, o non quanto pensiamo che ne serva, e quello che ne consegue può portarci ad affrontare le cose in modi diversi a seconda della nostra esperienza, forma mentis e stato emotivo.
Cosa può aiutarci a realizzare cose belle anche quando il tempo ci sembra mancare?
Ecco i doni che in questi giorni ho accolto con grande gratitudine e che ti riporto qui, come spunto di riflessione.
1. Anticipare quello che si può, imparare a surfare quando necessario
Io sono portata alla pianificazione e all’organizzazione di ogni dettaglio. Mi sento a mio agio quando ho ordine mentale, so esattamente cosa devo fare e ho chiare le priorità.
Nei giorni scorsi ho fatto una chiacchierata con uno dei corsisti di un mio corso proprio sull’imparare l’arte dell’anticipazione. È un concetto interessante che ha tanti ambiti di applicazione nei quali mi ci sono ritrovata subito.
Anticipare ti permette di vivere con più serenità la moltitudine di task che puoi trovarti a gestire e libera la mente dal carico cognitivo che ne consegue. Ma mi sono trovata spesso, sia in questi giorni che quando ero sotto scadenza nei periodi di budgeting in azienda, a dover gestire attività non prevedibili o non pianificate per vari motivi e qui ho dovuto imparare a navigare a vista usando flessibilità.
Essere flessibile ti aiuta ad uscire dalla tua zona di comfort e adattarti a nuovi contesti sviluppando nuove capacità che ti saranno utili in futuro.
2. Non tutti gli imprevisti si possono evitare, ma tutti si possono gestire.
Questa è una frase che ho ascoltato spesso da una da Elisabetta, una mie podcaster storiche che di professione organizza matrimoni. E chi meglio di lei sa quanto sia importante saper gestire l’imprevisto?
Per farlo, ci viene in aiuto quella che si chiama “intelligenza intuitiva”, ovvero la capacità di attingere a risorse interne, come esperienze passate, emozioni e conoscenze latenti, e permette di prendere decisioni rapide o di affrontare situazioni complesse senza il coinvolgimento consapevole del pensiero razionale.
Sembra una cosa paradossale, ma ti assicuro che in momenti di grande stress o concitazione, il cervello può accedere a queste risorse in modo automatico, sfruttando processi inconsci per trovare soluzioni. Non sottovalutare questa tua capacità. L’abbiamo tutti.
3. Se dovessi scegliere solo una cosa da fare oggi, cosa sceglieresti?
Questo è un concetto riportato nel libro suggeritomi da Giulio "The One Thing", Gary Keller e Jay Papasan che propongono un approccio che ruota attorno all'idea di focalizzarsi su una sola attività cruciale alla volta, con l’obiettivo di ottenere risultati straordinari.
La domanda centrale del libro è:
"Qual è la cosa UNA che posso fare tale che, facendo solo quella, tutto il resto diventi più facile o inutile?"
Questa domanda ti invita a identificare il compito prioritario che ha il massimo impatto sul raggiungimento dei tuoi obiettivi. L'idea è di trovare quell'azione o progetto che, una volta completato, semplifica o rende superflue molte altre cose. Ponendo questa domanda regolarmente, puoi ridurre la complessità e concentrarti su ciò che conta davvero.
4. Fidarsi e affidarsi a chi ti è accanto.
Questo è un dono di Sabrina, che mi ha accoratamente consigliato di delegare e coinvolgere altre persone nel processo. A volte la tendenza ad avere tutto il controllo ci fa sentire sul pezzo e quindi felici di essere al centro, ma è davvero così? La risposta è no, per il semplice motivo che le ore a nostra disposizione e il carico mentale hanno dei limiti.
In più non sottovalutare la gioia che altre persone possono provare nel dare il loro contributo a percorrere quel tratto di strada insieme a te e portare valore grazie alla loro conoscenza, esperienza ed entusiasmo. Il risultato può sorprenderti!
5. Lasciare andare
Questa è una considerazione che ho maturato nel tempo, a volte anche a mie spese. Non può essere tutto perfetto, anche se vorresti che lo sia dal tuo punto di vista. Ed è proprio questo il punto. Imballarsi nel proprio personale concetto di perfezione può portarci a focalizzare le energie in dettagli che onestamente nessuno noterebbe e che non aggiungono reale valore alla riuscita del progetto, rallentando il processo. Chiediti se è davvero tutto necessario, e cosa puoi lasciare andare. È una valutazione non sempre facile, ma profittevole.
Queste sono le riflessioni che a mia volta voglio donarti e che spero ti possano aiutare a capire come puoi portare a termine una cosa bella che magari stai meditando di fare da un po’ o è in standby perché temi di non poterla gestire come vorresti.
Cos’altro aggiungeresti o doneresti agli altri? Se ti va condividimi il tuo pensiero nei commenti o rispondendo a questa mail. Sarò felice di leggerti.
Una cosa bella che abbiamo organizzato
Il prossimo giovedì 19 settembre alle 19.30 a Milano ci sarà la Performance Live di Valeria Da Pozzo, l’autrice del podcast Chiusa Fuori che in occasione del Festival del Podcasting si esibirà in una puntata speciale live del podcast.
Con il team di Podstar abbiamo voluto ricreare un’atmosfera immersiva simile a quella realizzata per Merce di Scambio la scorsa primavera insieme a Teresa Potenza.
Questa volta sarà un monologo, ma sempre con un ascolto immersivo con cuffie silent e la voce di Valeria ad accompagnarci in un viaggio attraverso le diverse storie della maternità. Perché di maternità se ne parla tanto, ma spesso solo pensando ad un’unica forma, quella del grembo. E invece ce ne sono altre che non sempre trovano spazio nella narrazione, ma che sono altrettanto sfidanti ed emozionanti che vanno esplorate per prenderne coscienza come donne ma anche come società per accogliere e condividere tutto ciò che si attraversa in quelle fasi di evoluzione.
Sarà l’anticipazione di un progetto che nascerà nei prossimi mesi e di cui lei stessa ha raccontato molto bene nella sua ultima newsletter.
Se vuoi anche tu concederti un’esperienza dal vivo e scoprire se e quali di queste forme di maternità stai o hai già esplorato, forse senza neanche saperlo, ti invito all’evento che si terrà da Ècate Caffè Libreria in via Pietro Pomponazzi 9/E a Milano.
L’evento prevede un biglietto a un piccolo prezzo che ti darà accesso a un aperitivo con un drink a scelta e un buffet oltre all’uso delle cuffie silent.
È a numero chiuso fino a esaurimento della disponibilità.
Novità in arrivo
Domani invece uscirà un nuovo progetto al quale ho avuto il piacere di lavorare negli ultimi mesi insieme all’autrice Valentina Pinto, consulente di Feng Shui evolutivo.
Nelle 16 puntate del podcast che abbiamo preparato, ci porterà alla scoperta di questa filosofia, ancora poco conosciuta ma di grande impatto, per aiutarci a ritrovare il benessere che gli spazi abitativi e lavorativi in cui viviamo possono concederci attraverso le 5 energie universali.
Io ho imparato tanto in questo progetto, e ho visto già i benefici applicando piccoli accorgimenti nei miei ambienti di lavoro e di casa. A volte non immaginiamo quanto l’ambiente influisca sul nostro stato d’animo e sullo sblocco di situazioni sofferenti che stiamo attraversando. Perché noi siamo interamente connessi a ciò che ci circonda.
Nel podcast abbiamo inserito elementi visivi, grazie ai principi del podcast 2.0, che potrai visualizzare su YouTube ma anche sull’app di Rss.com.
Puoi già ascoltare il trailer, da domani sarà online la prima puntata su tutte le piattaforme di ascolto.