Podcast 2.0: nuova era per il podcasting?
Prospettive 21/2024 - Uno sguardo alle origini del podcasting per scoprire cosa cambia e sta cambiando oggi
Bentrovato e bentrovata!
Qualche mese fa ho rispolverato un argomento di cui avevo già sentito parlare, ma che non avevo ancora del tutto approfondito. Fino a che non mi sono imbattuta nella lettura del libro “Capire il podcasting” di Alberto Pian, che non solo lo spiega in modo concreto, ma mi ha aperto a una visione del podcasting innovativa.
È un concetto che risale alle origini del podcasting, tornato in auge recentemente e che davvero in pochi conoscono.
Mi riferisco al Podcast 2.0, un termine potrebbe assumere una rilevanza strategica per chi si occupa di comunicazione, per chi si affaccia al mondo del podcasting, ma anche per chi vuole ottimizzare i propri contenuti e integrarli in più canali multimediali.
Qui riporto alcuni highlights tratti dal libro sopra citato e parleremo di:
cos’è il podcast 2.0
quali sono le caratteristiche
perché ci interessa dal punto di vista strategico.
Cosa si intende per podcast 2.0?
Il termine 2.0, generalmente è associato a una versione aggiornata di un prodotto o servizio. È un’espressione nata nel 2004 quando si è passati dal web statico al web dinamico con la centralizzazione del ruolo dell’utente e delle relazioni tra gli utenti nel web.
Nel caso del podcasting assume un altro significato. Si tratta infatti di funzioni che rendono più accessibile, integrato, immersivo e multimediale l’ascolto.
Infatti, il podcasting non è un’applicazione che viene aggiornata alle versioni successive, come invece succede per i software quando si scoprono dei bachi o quando si vogliono migliorare delle funzioni.
Tecnicamente il podcast è un insieme di istruzioni aperte sotto forma di tag scritte in un file di testo nel linguaggio XML, più comunemente conosciuto come feed RSS.
Basterebbe conoscere un minimo di programmazione e il linguaggio XML perché chiunque possa aggiungere e creare nuovi tag e quindi nuove funzioni al podcasting. Immagina i tag come delle etichette che identificano il tipo di informazioni che devono contenere e il loro significato.
Oggi questo file di testo lo creano le piattaforme di hosting audio, come Spreaker, RSS.com, Megaphone, Podbean, ecc.
Grazie a un’interfaccia semplice e intuitiva consentono ai creator di inserire tutte quelle informazioni relative al podcast stesso e di generare in automatico il feed RSS che verrà poi letto e interpretato dalle piattaforme di ascolto come Spotify, Apple Podcast, YouTube, Amazon Music, ecc, e che in gergo tecnico sono chiamati aggregator.
Le origini dei podcast aumentati
Pochi sanno che già dal 2005 i podcast potevano trasmettere contenuti multimediali, trasformandosi in veri e propri “podcast aumentati”. ITunes già proponeva podcast che trasmettevano contenuti in formato PDF o addirittura filmati, anziché dei soli audio.
Immagina podcast che trasmettevano non solo file audio ma anche file testuali, video, immagini, documenti e molte altre informazioni. Queste funzionalità, sebbene dimenticate per un certo periodo, stanno tornando e rappresentano un’opportunità per rendere il tuo podcast più coinvolgente e multimediale.
Il motivo per cui sono state abbandonate lo spiego nella puntata del podcast che trovi qui sotto, dove l’argomento è sviscerato in modo più approfondito.
Vediamo qualche esempio.
Caratteristiche del Podcast 2.0 e come sfruttarle
Le possibilità offerte dal Podcast 2.0 sono molteplici. Alcune delle funzionalità più interessanti includono:
Trascrizioni: Consentono agli ascoltatori di leggere il contenuto degli episodi direttamente dalla piattaforma.
Geolocalizzazione: Tagga i luoghi rilevanti per il contenuto del podcast.
Suddivisione in capitoli: Facilita la navigazione negli episodi e permette di sincronizzare immagini o video.
Streaming Live: Permette di trasmettere il podcast in diretta, creando un’esperienza in tempo reale.
Monetizzazione: Ricevi supporto finanziario dai tuoi ascoltatori attraverso donazioni dirette in valuta digitale.
Raccomandazioni: Suggerisci altri podcast o contenuti rilevanti alla tua audience.
Queste funzionalità possono migliorare significativamente l’esperienza dell’ascoltatore, rendendo il podcast un potente strumento di comunicazione e marketing.
Perché dovresti considerare il Podcast 2.0 per il tuo progetto?
Da un punto di vista strategico, il podcast 2.0 è utilissimo per diversi motivi:
rendere più accessibile e inclusivo il tuo contenuto, ad esempio attraverso l’uso delle trascrizioni o dei capitoli integrati.
rendere l’esperienza di fruizione più completa e immersiva, ad esempio integrando immagini in corrispondenza a quello di cui stiamo parlando o addirittura geolocalizzando il podcast legandolo ai luoghi che narriamo.
può essere utile per allargare la propria community o creare network con altri podcaster attraverso le raccomandazioni o i commenti integrati negli episodi.
può aiutare un creator a sostenere economicamente il proprio podcast attraverso la monetizzazione integrata
o raggiungere più ascoltatori offrendo un’esperienza visiva attraverso i video podcast integrati nella stessa app di ascolto.
Voglio sottolineare una cosa importante: l'integrazione multicanale non è un vezzo. Da quanto YouTube è entrata nel mercato del podcasting, l'attenzione ai contenuti multimediali si è alzata tantissimo e ha già reso il podcasting 2.0 una realtà definita e non solo un'ipotesi. Ne ho parlato meglio in questo post.
Come Sfruttare al Meglio il Podcast 2.0?
Per utilizzare efficacemente queste nuove funzionalità, è fondamentale:
Scegliere il giusto host provider che supporti le caratteristiche del Podcast 2.0.
Distribuire il tuo podcast su più piattaforme, garantendo che le funzionalità siano disponibili al maggior numero possibile di ascoltatori.
Progettare un contenuto multimediale fin dall’inizio, ottimizzando la scrittura, la struttura audio e l’integrazione di immagini e video.
Sottolineo che, un podcast 2.0 non è l’estrazione dell’audio di un contenuto nato per essere video e poi distribuito sulle piattaforme di ascolto. Un podcast 2.0 è un prodotto editoriale nativo audio che integra in modo armonico anche altre funzioni. Per cui anche la scrittura, la scelta del format, il paesaggio sonoro, devono essere pensati fin da subito per poter rendere il podcast davvero 2.0.
Vuoi Approfondire?
Il corso “Podcast 2.0: dallo storytelling all’integrazione multicanale” che partirà l’11 ottobre prossimo, lo abbiamo creato proprio con questo intento: imparare a sviluppare un progetto nativo già con queste caratteristiche e quindi di governare queste nuove tendenze.
È un percorso di 12 settimane che ti guiderà passo dopo passo nella creazione di un podcast multimediale e strategico. Se sei interessato a saperne di più vieni a scoprire il programma e i dettagli per iscriverti direttamente a questo link.
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